Scatta l’accusa di Omicidio Stradale per l’uomo che investì ed uccise Alessandro Bellante il 25 Aprile 2016: segue il caso l’Avvocato Incardona. I dettagli.
Sono stato io”: si era presentato così in tribunale Vincenzo Graziano, ammettendo le proprie responsabilità. Lui è il pirata che il 25 aprile 2016 ha investito e ucciso Alessandro Bellante, 23 anni, in via dei Fiori, nella zona di corso Calatafimi, per poi scappare a tutta velocità a bordo della sua auto. La notizia – si legge sul Giornale di Sicilia – è che adesso Graziano è accusato di omicidio stradale e di omissione di soccorso. E’ il primo caso del genere a Palermo. Era un giorno di festa sulla carta, quel 25 aprile. Poi la tragedia. E 4 giorni più tardi, verso mezzogiorno, Graziano – che oggi ha 39 anni – aveva deciso di vuotare il sacco. Forse divorato dai sensi di colpa, o forse più semplicemente perché aveva capito di non avere scampo.
“C’erano i filmati che lo inchiodavano – spiegarono subito dal comando della polizia municipale – ormai eravamo sulle sue tracce e aveva le ore contate”. L’uomo era alla guida di una Ford Focus blu. Un impatto violentissimo e per Bellante, che era in sella a una Vespa Piaggio, non c’è stato nulla da fare. I soccorritori del 118 non avevano potuto fare altro che constatarne il decesso. Poi le ricerche da parte della polizia per risalire all’auto pirata. Fino al “pentimento” in tribunale.
Secondo quanto raccontato al pm, l’automobilista non avrebbe potuto evitare l’impatto con il corpo perché Bellante avrebbe perso l’equilibrio con la moto forse per colpa di una buca finendo con la testa sotto le ruote dell’auto. L’asfalto era bagnato e non è riuscito a frenare. Poi è fuggito perché preso dal panico visto che è cardiopatico. L’uomo inizialmente avrebbe voluto presentarsi ai vigili, ma ha visto la scena di dolore dei familiari e non se l’è sentita. Adesso gli sono stati contestati sia l’omicidio stradale che l’omissione di soccorso. Il 15 marzo si terrà l’udienza preliminare.
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